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INTERVISTA A FLAVIA BREVI SU HELLA NETWORK

  • Raccontami di te in breve

Sono Flavia Brevi, ho 38 anni e da 14 lavoro nel mondo della pubblicità, in particolare digital e social, nell’agenzia Cookies & Partners. Quando mi presento e dico del mio settore, tendo a sottolineare gli anni di esperienza perché so che c’è un preconcetto su chi lavora in questi ambiti, come se fosse una professione “facile”, improvvisata, limitata allo stare su Instagram per tutta la giornata. In realtà è una professione che si basa tantissimo sulle statistiche e che prevede un aggiornamento costante, oltre a una buona dose di creatività, cultura generale ed empatia.

Nel 2019, notando che a livello di rappresentazione e soprattutto di rappresentanza femminile non c’erano stati grandi avanzamenti nel mondo pubblicitario italiano, ho lanciato un appello alle professioniste chiedendo di unirci per cambiare le cose. È nato così Hella Network, il collettivo per la comunicazione inclusiva.

  • Come nasce la tua passione per la comunicazione?

Sin dall’infanzia mi affascinavano le storie e il modo in cui le pubblicità attingevano materiale dalla cultura, influenzandola al contempo. Un aneddoto che mi piace sempre ricordare è che in “Vattene amore”, la storica canzone di Mietta e Minghi, si menziona un “gattino annaffiato”, un riferimento a un altrettanto storico spot di Barilla.

  • Di che cosa si occupa Hella Network?

Hella Network agisce su due piani: rappresentazione e rappresentanza nei media.

La rappresentazione è il modo in cui pubblicità e giornali dipingono, con immagini e parole, la società. Certo oggi non siamo più negli anni ’50, ma secondo i dati del Geena Davis Institute, che abbiamo ripreso in questo post, nelle comunicazioni commerciali ancora le donne hanno più probabilità di essere rappresentate in cucina o parzialmente nude rispetto agli uomini, che invece hanno il 62% di possibilità in più di essere descritti come intelligenti.

Sul fronte giornali, invece, notiamo che c’è dell’impreparazione nel dare notizie che riguardano le donne, come se il punto di vista fosse sempre maschile. Spesso, quando devono parlare di un successo professionale, non si degnano nemmeno di riportare i cognomi di queste donne, rendendole anonime, o devono rimarcare il loro legame con un “altro”, che sia il marito, il padre o i figli. Inoltre si fatica a raccontare un episodio di violenza di genere senza scivolare nel victim blaming, tanto che, per smuovere le coscienze, ci siamo inventate un finto gioco in scatola, Gira la Colpa.

Per quanto riguarda la rappresentanza, invece, ci occupiamo di tenere monitorati i vertici aziendali e constatare dove c’è un soffitto di cristallo. Parliamo spesso di disparità salariale di genere, abbiamo fatto una campagna sul sessismo nascosto nei luoghi di lavoro e una sui manel.

  • Come è composto il team?

Il team principale delle campagne è composto da me, Ella Marciello e Isotta dell’Orto; devo dire che la sintonia che abbiamo è cosa unica e rara, dal momento che prima di conoscerci tramite Hella Network non avevamo mai lavorato tutte e tre insieme. Sintonia, ma anche professionalità, competenza e volontà: tutte le campagne che facciamo per Hella Network sono fatte al di fuori dei nostri lavori ufficiali e nei ritagli di tempo che ci rimangono. Inoltre, ed è importante sottolinearlo, nessuno ci paga per il nostro attivismo, quindi è anche un impegno economico.

Poi c’è il team del blog: la parte visiva è curata principalmente dalle art director Marina Ravizza e Claudia Valentini, mentre gli articoli sono stati scritti da Chiara Foppa Pedretti, Alice Orrù, Sabina Scoma, Elisa Pino, Francesca Marcandalli, Ilaria de Luca, Chiara Paterna, Laura Tinari, Rossella Forlè, Anna Delli Noci, Mariachiara Tirinzoni, Virginia Marchionni, Nausica Montemurro, Serena Corvaglia, Marta Mancosu, Giulia Maiorana, Paola Miglio e Letizia Muro. La copywriter Silvia Ghisi e l’art director Cinzia Leggieri curano la rubrica “The Pill”, sulla medicina di genere; Martina Palmese cura i contenuti di Periodica, rubrica sulle mestruazioni, a cui Alessandra D’Amico dà immagine: Valentina Proietti Muzi gestisce invece “In borsa”, rubrica di educazione finanziaria. Poi devo ringraziare anche: Laura Faracci, che cura il montaggio dei nostri video; Daniela Montella, che ci ha regalato molte delle sue “Vignette Incazzate”; Cecilia Fattorini, designer del blog; Federica Baldo, che ha ideato il logo di Hella Network e Marika Mangafà, che ha dato nome al collettivo.

  • Quali attività e iniziative organizzate?

Principalmente svolgiamo attività di sensibilizzazione e divulgazione attraverso le nostre campagne, gli articoli del blog e i contenuti social, tra cui diverse dirette Instagram. Inoltre veniamo spesso chiamate a intervenire in talk, eventi o a rispondere a interviste come questa. J

  • Avete nuove idee che volete sviluppare per il futuro?

Ne abbiamo tantissime, il grande limite è il tempo, proprio perché tutte noi abbiamo dei lavori e delle vite fatte di relazioni, interessi e il necessario riposo. Ma invitiamo chi legge a seguirci, perché ci sono molte novità in cantiere.

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